Insieme di leggi proposte dal tribuno
della plebe P. Sulpicio Rufo nell'88 a.C. La prima prevedeva la perdita del
seggio da parte di un senatore che avesse contratto debiti superiori a 2.000
denari. La seconda contemplava il richiamo degli esiliati mariani, condannati
per atti di violenza. La terza stabiliva, a tutto vantaggio del partito popolare
di Mario, che gli alleati italici, ai quali era stata concessa la cittadinanza,
fossero distribuiti in tutte le 35 tribù, anziché in 8 soltanto.
La quarta toglieva a Silla il comando della guerra contro Mitridate e lo
affidava a Mario. Fatte approvare con la violenza, tali leggi furono dichiarate
nulle da Silla dopo che costui ebbe preso d'assalto Roma.